In tutta la Bibbia, trovi molte promesse che puoi applicare alla tua vita. Nel capitolo 54 del profeta Isaia, troviamo tante promesse, molto gloriose, e sono tutte per te. Esaminiamoli insieme in questo piano di 8 giorni. La tua vita cambierà! (Questo testo è stato anche pubblicato come piano su Youversion)
Esulta, o sterile
Oggi voglio portarti con me in un viaggio della durata di 8 giorni, attraverso gli scritti di Isaia 54 riguardanti la promessa ad Israele della sua futura grandezza. Grandezza che non era scontata visto il contesto storico: la disfatta militare contro Babilonia e l’esilio di quasi tutta la popolazione.
“«Esulta, o sterile, tu che non partorivi! Da’ in grida di gioia e rallegrati, tu che non provavi doglie di parto! Poiché i figli dell’abbandonata saranno più numerosi dei figli di colei che ha marito», dice il Signore” (Isaia 54:1)
Per la cultura dell’epoca, una donna aveva valore in base alla sua fertilità: più partoriva figli sani, più era considerata benedetta. La sterilità era considerata una maledizione.
Perché allora viene chiesto alla sterile di giubilare e di rallegrarsi? Sembra un controsenso.
Ma qui interviene Dio. Conosci certamente, amico mio, la storia di Sara, moglie di Abramo, rimasta incinta a 90 anni! Oppure quella di Anna, madre del profeta Samuele, che ha partorito dopo anni di sterilità, in seguito ad una preghiera rivolta a Dio!
Dio interviene e fa una promessa a queste donne sterili: avrete addirittura più figli della donna feconda! Sarete riscattate agli occhi di tutti!
Quando Isaia scrisse, il popolo d’Israele era stato vinto, spazzato via e portato in esilio a Babilonia come prigioniero. Di tutto Israele, solo i più deboli erano rimasti nella terra promessa! Eppure, Dio dice loro di rallegrarsi, perché ci sarebbe stato un futuro per Israele e sarebbero seguite nuove generazioni dopo loro. Anzi, la prova che stavano attraversando migliorerà il loro futuro.
Ti puoi identificare con Israele in esilio, amico mio? Stai attraversando prove che ti sovrastano? Fai tua questa promessa: le prove finiranno. Sarai ristabilito e la tua situazione diventerà migliore di prima, meglio di quanto puoi immaginare!
Coraggio, amico mio, afferra la promessa divina.
Le riflessioni in questo piano di lettura fanno parte di “Un miracolo ogni giorno“: un‘e-mail di incoraggiamento che scrivo quotidianamente e che viene letta da oltre 10.000 persone in Italia. Vorresti riceverla anche tu? Puoi iscriverti a “Un miracolo ogni giorno” cliccando su questo link.
Ti espanderai
‘Allarga il luogo della tua tenda, si spieghino i teli della tua abitazione, senza risparmio; allunga i tuoi cordami, rafforza i tuoi picchetti! Poiché ti espanderai a destra e a sinistra; la tua discendenza possederà le nazioni e popolerà le città deserte‘ (Isaia 54:2-3)
Hai un sogno, amico mio? Ti sei prefissato un obiettivo? Forse avevi un sogno che hai abbandonato perché non vedi una via d’uscita dalla situazione che stai attraversando?
Israele stava vivendo lo stesso scoraggiamento. In esilio a Babilonia, vinto dalla superpotenza dell’epoca, la speranza rimasta era molto poca! Il suo futuro come popolo era compromesso. Come potevano pensare di ritornare nella terra promessa dei loro antenati? Ma Dio aveva fatto loro una promessa: dopo 70 anni in esilio, sarebbero tornati, sarebbero stati di nuovo un popolo sovrano!
Dio, non solo conferma questa promessa, ma li invita a prepararsi in grande: allarga… senza risparmio… allunga, rafforza… ti espanderai!
Cosa ti aspetti dal futuro, amico mio?
Se ti aspetti cose negative, una situazione peggiore di quella di oggi, cambia ora le tue aspettative. Abbi fede e non aver paura. Aspettati da Dio grandi cose.
Se ti aspetti miglioramenti, se stai portando avanti un sogno, abbi fiducia. Il Signore ti sorprenderà. Chiedi in preghiera quello che ti occorre, la risposta arriverà e sarà al di là delle tue aspettative!
Ho un suggerimento per te: scrivi il tuo sogno, scrivi quello che vorresti migliorare ed entro quando. Alla scadenza, torna a leggere quello che hai scritto: rimarrai meravigliato dalle risposte di Dio.
Non lasciarti definire dal tuo passato
“Non temere, perché tu non sarai più confusa; non avere vergogna, perché non dovrai più arrossire; ma dimenticherai la vergogna della tua giovinezza, non ricorderai più l’infamia della tua vedovanza” (Isaia 54:4)
Quando facciamo degli errori proviamo vergogna e confusione. Il nemico delle nostre anime vorrebbe approfittare di questi sentimenti per sottolineare quello che c’è di sbagliato in noi e toglierci la speranza del cambiamento.
Se consegni invece questi sentimenti a Gesù, Lui ti porterà al pentimento, al perdono e alla possibilità di migliorare.
“Perché la tristezza secondo Dio produce un ravvedimento che porta alla salvezza, del quale non c’è mai da pentirsi; ma la tristezza del mondo produce la morte” (2Corinzi 7:10)
Hai un ricordo che ti tormenta, un rimorso per qualcosa che hai fatto, o non hai fatto? Porta ogni cosa alla croce e dimentica la vergogna, amico mio, non ricordare più l’infamia! Quando Dio perdona, lo fa completamente (Isaia 1:18)
Ti propongo di pregare con me: “Caro Padre Celeste, voglio portare a Te le mie mancanze e i miei fallimenti. Ricevo in cambio il Tuo perdono. Aiutami a cambiare per essere sempre più simile a Gesù. Tolgo al nemico ogni diritto sui miei peccati passati, perché sono stati già pagati sulla croce. Ora guardo alla Tua benevolenza e santità. Nel nome di Gesù, amen”
Il tuo creatore è il tuo sposo
“Poiché il tuo Creatore è il tuo sposo; il suo nome è: il Signore degli eserciti. Il tuo Redentore è il Santo d’Israele, che sarà chiamato Dio di tutta la terra” (Isaia 54:5)
Diverse volte nella Scrittura Dio definisce la Sua relazione con Israele e con la Chiesa come un matrimonio. Esaminiamo insieme i “diritti e doveri degli sposi”.
Lo sposo, Dio:
- Ama appassionatamente la Sua sposa. È arrivato fino al sacrificio della propria vita: non avrebbe potuto dare di più!
- È fedele, mantiene sempre le Sue promesse, non cambia.
- Provvede per ogni bisogno, non abbandona la Sua sposa.
- Abita con lei: lo Spirito Santo vive in noi.
- Protegge la Sua famiglia da ogni male.
La sposa (noi),
- Ama lo sposo, è fedele. Per lei lo sposo è sempre al primo posto, abbandona ogni idolo.
- Crede nella Sua Parola e nelle Sue promesse, si fida completamente.
- Lo aspetta e si prepara al meglio per onorarlo. Sa di rappresentare il suo sposo e vuole farlo al meglio.
- Mette ogni preoccupazione nelle mani dello sposo, condivide con lui ogni cosa, non gli nasconde nulla.
Inoltre, come ogni buon consulente matrimoniale sa, la chiave di un buon matrimonio è una buona comunicazione. Dio vuole comunicare con te.
Per parlare, usa la preghiera, per ascoltare, leggi la Sua Parola e in preghiera, dedica del tempo solo ad ascoltare.
Amico mio, rallegrati, il matrimonio è una bellissima festa e col Signore è anche glorioso.
Ti senti abbandonato da Dio?
“Per un breve istante io ti ho abbandonata, ma con immensa compassione io ti raccoglierò” (Isaia 54:7)
Perché Dio dice che ha abbandonato la Sua sposa, Israele? Ti invito a rileggere le benedizioni e le maledizioni pronunciate sul popolo dopo l’uscita dall’Egitto, in Deuteronomio 28. Era chiaro che se Israele non avesse osservato la sua parte del patto, sarebbe stato colpito da varie maledizioni, come ad esempio un nemico potente, un assedio catastrofico (Deuteronomio 28:49-57). È esattamente quello che è successo: Israele ha abbandonato ripetutamente il Signore, è stato vittima dei babilonesi e costretto all’esilio.
Forse anche tu ti senti abbandonato da Dio? Ti ritrovi in mezzo ad una situazione che pensi essere senza speranza? Ti senti solo e non sai dove trovare aiuto?
Devi sapere che la tua situazione è molto diversa da questo episodio della storia d’Israele, amico mio. Se appartieni a Gesù, fai parte di un’alleanza migliore di quella d’Israele. Ti invito a leggere Ebrei 8:6-7. Dio non ti ha abbandonato a causa di qualcosa che hai fatto o non hai fatto.
Se ti trovi nel bel mezzo di una tempesta…
- Potrebbe essere la conseguenza di alcune scelte sbagliate del tuo passato.
- Potrebbe non avere niente a che fare con un tuo sbaglio, ma con le scelte e le azioni di qualcun altro. Ad esempio sto attraversando la strada e un conducente ubriaco mi ferisce.
- Potrebbe non avere nulla a che fare con nessuno: sono ferito da una tegola caduta per il troppo vento.
- In nessun caso, Dio vuole che tu viva nei problemi.
Rallegrati, amico mio, Dio promette di tirarti fuori: io ti raccoglierò. Anzi, da questa tua situazione, scaturirà del bene. (leggi Romani 8:28).
Abbi fede, Dio è dalla tua parte.
Sei figlio per l’eternità
“«Anche se i monti si allontanassero e i colli fossero rimossi, l’amore mio non si allontanerà da te, né il mio patto di pace sarà rimosso», dice il Signore, che ha pietà di te” (Isaia 54:10)
Ecco una bellissima promessa, che ti invito a fare tua, amico mio. Il Signore può stravolgere una situazione che tu credi impossibile, ma anche se ciò non accadesse, stai pur certo che il Suo amore rimane immutato e il Suo patto di pace è eterno.
Quando leggi la parola “pace” nella Parola di Dio, devi sapere che nel testo originale la parola utilizzata è “shalom”, il cui significato è molto più ampio ed indica benessere, prosperità, favore, amore, completezza… Il patto che Dio ha fatto con te include tutto questo e va anche oltre. In effetti, amico mio, come abbiamo detto ieri, oggi viviamo un’alleanza migliore di quella a cui fece riferimento Isaia. In Gesù, sei entrato in un nuovo patto, sei figlio di Dio.
Non so quali sentimenti provi pensando a tuo padre. Purtroppo, nessun padre terreno è in grado di rappresentare perfettamente il nostro Padre Celeste. Alcuni padri evocano purtroppo sentimenti e ricordi negativi.
Ma il nostro Padre Celeste è perfetto. Fidati, la Sua paternità è la migliore. Definisce la tua identità, chi sei, perché sei in Lui. Non ha limite.
Pochi anni fa, mio padre è venuto a mancare all’improvviso a causa di un incidente. Ma questo non può capitare con l’Eterno Dio! La tua relazione con Lui non avrà fine!
Oggi, amico mio, ti voglio invitare a meditare sulla tua relazione col Padre Celeste. Se la parola “padre” rievoca in te sentimenti negativi, portali in preghiera.
Sei molto amato!
Sei parte di una catena di generazioni
“Tutti i tuoi figli saranno discepoli del Signore e grande sarà la pace dei tuoi figli” (Isaia 54:13)
Questa promessa è molto preziosa: non solo le benedizioni di Dio per te sono eterne e non finiranno, ma hai anche la certezza che proseguiranno oltre la tua persona, alle generazioni successive!
“Tu usi benevolenza verso mille generazioni” (Geremia 32:18)
Da Gesù fino ad oggi, sono passate circa 80 generazioni. Con la benedizione per mille generazioni, sei coperto per circa 25.000 anni amico mio!
Forse non hai figli, ma il Signore ha già preparato per te “figli spirituali”, sono tutti coloro che aiuterai affinché possano conoscere e seguire Dio, per diventare e crescere come discepoli.
Fai parte di una catena di generazioni. Se sei nato, è perché hai una catena di antenati. Questa successione continua con i tuoi figli, i tuoi nipoti, ma non solo! La nostra responsabilità è trasmettere conoscenza, discepolato e benedizione.
Amico mio, la tua migliore eredità è la conoscenza dell’Eterno.
Nessun’arma fabbricata contro di te riuscirà
“«Nessun’arma fabbricata contro di te riuscirà; ogni lingua che sorgerà in giudizio contro di te, tu la condannerai. Questa è l’eredità dei servi del Signore, la giusta ricompensa che verrà loro da me», dice il Signore” (Isaia 54:17)
Non so se sei come me, amico mio, purtroppo troppo spesso mi lascio impaurire dagli eventi perché penso di dover lottare (solo con le mie forze) in battaglie più grandi di me. Ma quando penso che non sono solo a lottare perché il Signore è dalla mia parte, allora realizzo che sarò vittorioso!
Ti invito a leggere il racconto che trovi in 2 Re 6:24 e nei versetti successivi. La città di Samaria, in Israele, è assediata dal potente esercito siriano. Sono passati mesi e a causa di una carestia, non rimane più nulla da mangiare. La situazione è disperata. La città non è certamente in grado di combattere il nemico. Eppure, il profeta Eliseo profetizza la fine della carestia per il giorno dopo. Quella notte, quattro lebbrosi andarono a costituirsi dal nemico per poter almeno mangiare qualcosa, ma scoprirono un accampamento devastato e abbandonato. L’assedio e la carestia erano finiti senza che gli israeliti combattessero! L’Eterno li aveva liberati!
La promessa di Isaia di oggi ci invita alla fede. Non importa quanto spaventosa sia la nostra situazione, le armi usate contro di noi, i giudizi pronunciati… Chi sta con noi, Gesù, sarà sempre più grande. La vittoria è sempre dalla Sua parte.
“Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati” (Romani 8:37)
Oggi, amico mio, coinvolgi il Padre nella tua battaglia, non temere, hai già la vittoria!
Grazie di esistere,
Emmanuel Gau
N.B. Le riflessioni in questo piano di lettura sono tratte da “Un miracolo ogni giorno“, un’e-mail di incoraggiamento che scrivo ogni giorno e che viene letta quotidianamente da oltre 10.000 persone in Italia. Ora che hai completato questo piano, vorresti riceverla anche tu per poter rimanere in contatto? Se è così, iscriviti cliccando su questo link.